Tutto il gusto di essere albergatori d’altri tempi
È proprio vero che certe cose o le hai o non le acquisirai.
E Stefano, il nostro Direttore, con le stimmate di albergatore ci è nato.
Non solo perché è un albergatore di seconda generazione, nato e cresciuto in hotel, ma proprio perché in questo habitat ci si trova bene.
Sono cose che non si possono (e non si vogliono) evitare. Anche quando capita di gestire per 6 anni due ristoranti Michelin, dopo un po’ il richiamo della hall e del caldo colloquiare tra amici, riporta in albergo.
È questo: un amore consapevole, sempre in discussione e sempre (ri)confermato, quello che lega Stefano all’ospitalità romana.
La nostra vision, dunque, inevitabilmente prende le mosse proprio dal modo con cui Stefano è abituato a concepire l’albergo: uno spazio dove incontrare, condividere, ospitare, riposare, raccontare e scoprire. Fare casa.
Probabilmente nei ritmi vorticosi di oggi, fatti di micro-momenti (come li chiama Google) da aggredire brandendo lo smartphone, nessuno ci crede più.
Eppure è possibile.
In un angolo in centro a Roma, intorno a via Nazionale tra il Quirinale e il Teatro dell’Opera, si trova ancora un “luogo del vivere”, che volutamente rompe il vortice della modernità e permette una fuga nel tempo, riscoprendo attraverso un’ospitalità autentica quella Roma tradizionale alla Fabrizi, alla Petrolini, o anche romantica e reazionaria alla Trilussa.
Come si fa?
Nel modo più antico del mondo: parlando tra di noi. Concedendosi il tempo e il piacere dell’assistenza e dell’ascolto.
Vienici a conoscerci per scoprire la Roma più romana e per parlare di teatro, cinema, musica, musei, esposizioni, vino, cibo.
Roma.